IL PERCHE’ DEL MONUMENTO
Antefatto: Un aereo nemico,
probabilmente uno spitfire inglese, alle ore 22,20 del 14 agosto
1943, dopo aver mitragliato senza danni rilevanti la stazione
ferroviaria, continuò la sua incursione in piazza Umberto I, a
ridosso del Monumento dei Caduti della I guerra mondiale, ove
era presente un nutrito gruppo di persone, soprattutto ragazzi
che, forse violando il coprifuoco, era li a godersi, al
chiarore della luna piena, un po’ di fresco allo spirare di quel
caldo sabato della vigilia di Ferragosto.
Il velivolo fece un paio di
passaggi ricognitivi a bassa quota, ma al terzo passaggio
mitragliò gli astanti sganciando simultaneamente uno “spezzone”,
prova evidente della deliberata volontà di uccidere, infatti,
tale tipo di bomba era adatta non tanto a causare danni alle
strutture, quanto per dilaniare le persone oggetto di bersaglio.
Vi furono nell’immediato tre
vittime e undici feriti, tre dei quali perirono il giorno
successivo, per la gravità. delle ferite, nell’ospedale di
Parabita (una struttura dell’ospedale di Gallipoli era stata li
trasferita).
Le vittime furono:
·
COSIMO
ROSARIO BELLISARIO di Giovanni e di
Annunziata Rosaria Inguscio, di anni 17, venditore
ambulante;
·
ANTONIO DI
BARI di Michele e di Maria Domenica
Minni, di anni 19, venditore ambulante;
·
SALVATORE
FATTIZZO di Giambattista e di Grazia
Valentina Melgiovanni, di anni 24, giornaliero
di campagna;
·
SALVATORE
GIANNELLI di Giovanni Battista e di
Donata De Matteis, di anni 18, meccanico;
·
ANTONIO
MUSCELLA di Giovanni e di Angiolina
Maria De Giorgi, di anni 17, scolaro;
·
SALVATORE
VENTURA di Pietro e di Maria Di
Settembre, di anni 13, giornaliero di campagna.
Genesi: Con nota del
26.5.1973 la Sezione di Lecce dell’Associazione Nazionale
Vittime Civili di Guerra (A.N.V.C.G.) indirizzata
all’Amministrazione Comunale di Casarano (Sindaco prof.
Salvatore Morgante) avanzò richiesta di erigere un monumento
sul luogo della strage “a memoria e monito alle future
generazioni sulle dolorose conseguenze cui portano le avventure
belliche”.
Tale richiesta fu accolta di buon
grado e, con risorse economiche di entrambe, e in prossimità
della ricorrenza del 30° anniversario del tragico evento, si
procedette alla realizzazione del monumento, opera dell’artista
casaranese Nicola Sansò, (deliberazione Giunta Municipale n.
159 del 15.6.1973).
L’opera: “Consiste in un
gruppo scultoreo in bronzo composto da due figure stilizzate, di
cui una slanciata verso l’alto con struttura a croce latina
ricorda per la sua emblematicità, la figura di Cristo Crocefisso
ed è il -monumento- vero e proprio; l’altra, invece,
nell’equilibrato dinamismo rappresenta un uomo che, ridotto a
pure forme, attraverso un’armonica lineare stilizzazione, rende
manifesta nella vitalità esuberante il suo slancio, la volontà
di chi resta a sostenere ed erigere il -monumento-, quale
eterno frammento di storia nel lungo percorso dell’umanità, come
rilevasi dalla relazione dell’artista Nicola Sansò”
(deliberazione Giunta Municipale n. 143 del 27.3.1975).
Collocazione: Fu scelta,
tralasciando altre due indicazioni, l’attuale ubicazione ossia
l’ampio spazio compreso tra via Amalfi e via Messina, poi
denominato “piazza Vittime Civili di Guerra” (ibidem).
Inaugurazione: Fu celebrata
il 20.4.1975, sotto l’alto patrocinio del Capo dello Stato, con
la presenza di un rappresentante del Governo e del Presidente
Nazionale dell’A.N.V.C.G.; ad entrambi fu offerto in dono una
scultura in bronzo, dell’altezza di cm. 25, eseguita dal
medesimo artista e riproducente fedelmente il monumento
(deliberazione Giunta Municipale n. 141 del 27.3.1975).
Oggi 29.4.2023 si è
proceduto, su iniziativa del Presidente della sezione di Lecce
dell’A.N.V.C.G, Avv. Sig. Egidio Vergine, e del Sindaco Sig.
Ottavio De Nuzzo, alla presenza delle autorità civili e militari
e di studenti, allo scoprimento della lapide riportante
i nomi delle sei vittime casaranesi, già ivi collocata il
14.8.2022, mentre degli undici feriti, dell’evento casaranese
non si sono trovati dati certi sulla loro identità se non di
alcuni. Costoro, nel silenzio del loro anonimato e di tutte le
persone, compresi i familiari, che, nel tempo, hanno subito e
subiscono danni fisici e psicologici, anche postumi a causa di
ordigni bellici disseminati, sono parimenti onorate e
commemorate, quali vittime inermi della bruttura della guerra.
Nel corso della commemorazione si
è proceduto, inoltre, alla premiazione di 17 vincitori
del concorso scolastico, bandito ad hoc per le scuole casaranesi
(deliberazione Giunta Comunale n. 22 del 14.2.2023), i
cui elaborati sono stati prescelti, da una qualificata
commissione giudicatrice, tra i 44 ammessi.
29/04/2023
(rsdm)
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