Origini del culto di S. Giovanni Elemosiniere in Casarano

Tratto da Spigolature casaranesi, quaderno 1 -La Chiesa Matrice di Casarano- pp. 15-16-17-18-29

Il gesuita casaranese P. Antonio Chetry, afferma di aver trovato, nell'archivio della Curia Vescovile di Nardò, una bolla su pergamena con la quale Mons. Antonio de Coris, barese, vescovo della diocesi neretina dal 1507 al 1517, nel 1512 elegge cappellano della Chiesa di S.Giovanni Elemosiniere di Casarano Don Francesco de Blasi. Questa, sita in contrada S.Vito, nei pressi dell'oratorio di S.Vito e in piazza, era la prima chiesa matrice di Casarano, cessò di funzionare da matrice verso la metà del sec. XVI, perché fu costruita la parrocchiale intitolata alla Annunciazione della Beata Vergine Maria ( seconda chiesa matrice di Casarano), e fu abbattuta nel sec. XIX ( all'epoca aveva già assunto la denominazione di chiesa di S:Antonio)

Quindi pur avendo accertato che nel 1512 in Casarano vi era già la devozione a S.Giovanni Elemosiniere, non è ancora definito con esattezza l'inizio del suo culto.

E' certo che questo locale in via F.A.Astore è stato, per quasi tutto il 1500, la prima cappella dedicata al nostro Santo Patrono.
Ne fa menzione Padre Chetry nelle sue "Spigolature Casaranesi", quaderno IV, pag. 17.

Con deliberazione della Giunta Municipale n. 333 del 18/05/1989 si è stabilito che il lunedì successivo alla 3^ domenica di maggio di ogni anno è da considerarsi festivo, in concomitanza dei festeggiamenti civili e religiosi.